Berliner Tageblatt - 'Mind the gap', 11 punti contro la disuguaglianza digitale

'Mind the gap', 11 punti contro la disuguaglianza digitale
'Mind the gap', 11 punti contro la disuguaglianza digitale

'Mind the gap', 11 punti contro la disuguaglianza digitale

Presentato il documento della Fondazione Italia digitale

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Un'Italia pienamente e compiutamente digitale, in cui l'innovazione diventi uno strumento fondamentale per ridurre le disuguaglianze e per far crescere il Paese, che dia a tutte e tutti le stesse possibilità di accedere alla tecnologia. È l'obiettivo di Mind The Gap, il documento programmatico presentato alla Camera dei Deputati dalla Fondazione Italia Digitale e da oggi consultabile sul sito della Fondazione. Sono 11 i punti sui quali si basa il documento, come ha spiegato il presidente della Fondazione Francesco Di Costanzo: "Digitale popolare, cultura e educazione al digitale, competenze, infrastrutture, modernizzazione del mercato del lavoro, un ministero dedicato, sì alle regole ma con una vera politica industriale e capacità di competere, PA digitale, govtech, wallet europeo, accessibilità, inclusione, diritti, sostenibilità, riconoscimento professionalità, nuova legge per la comunicazione pubblica, intelligenza artificiale, metaverso, automazione, blockchain, cybersecurity, privacy, sono i temi principali su cui continueremo a lavorare con impegno e attenzione alle evoluzioni costanti del mondo digital". "Il documento che presentiamo oggi è ciò che auspichiamo come legislatori e che la Presidente Meloni chiama 'via italiana al digitale' - ha dichiarato il presidente della Commissione Cultura della Camera e deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone. -è favorire e incentivare l'innovazione ma mantenere sempre la persona e i suoi diritti al centro del sistema. Il miliardo di euro di investimenti stanziato dal Governo, grazie all'impegno di Cassa Depositi e Prestiti, rappresenta un passo enorme in questa direzione". La vice presidente della Camera Anna Ascani ha sottolineato la necessità di "avere uno sguardo lungo sull'innovazione, che non si può governare a posteriori. Bisogna mettere insieme la consapevolezza del rischio e massimizzare le opportunità. Quindi ben vengano formazione delle competenze e attenzione all'educazione e alla cybersicurezza". Il segretario generale di Fondazione Italia Digitale Davide D'Arcangelo ha approfondito il tema Govtech, su cui la Fondazione ha creato un Osservatorio dedicato, "perché può essere un'occasione in cui l'Europa dà finalmente nuovi standard al Pianeta e non viceversa. Un settore che oggi vale 400 miliardi nel mondo, 116 solo in Europa. Nel 2028 varrà un trilione di dollari. Un'occasione per essere protagonisti e non turisti dell'innovazione".

C.Meier--BTB