Berliner Tageblatt - Guerrieri (Sace), 'export beni Mezzogiorno vale 68 miliardi'

Guerrieri (Sace), 'export beni Mezzogiorno vale 68 miliardi'
Guerrieri (Sace), 'export beni Mezzogiorno vale 68 miliardi'

Guerrieri (Sace), 'export beni Mezzogiorno vale 68 miliardi'

A trainare vendite all'estero si confermano Campania e Sicilia

Dimensione del testo:

"L'export di beni del Mezzogiorno vale 68 miliardi di euro, circa l'11% dell'export italiano, e con una crescita del 2,9%, superiore a quella nazionale. A trainare le vendite all'estero si confermano la Campania e la Sicilia, prima e seconda regione del Sud Italia con un export rispettivamente di 22 e 14 miliardi di euro. Bene anche Puglia, Abruzzo e Sardegna". Sono i dati resi noti a Palermo da Cinzia Guerrieri, senior economist dell'ufficio studi di Sace, durante la presentazione di 'Doing Export Report', che, come ogni anno, approfondisce le potenzialità di crescita dell'export italiano e le nuove rotte su cui le imprese italiane devono puntare, contando sulle soluzioni, le connessioni e gli strumenti di conoscenza di Sace. "Tra i settori più performanti - ha aggiunto Guerrieri - troviamo i mezzi di trasporto, spinti dall'automotive, alimentari e bevande e farmaceutica; in crescita anche la meccanica strumentale ed il fashion. I mercati tradizionali, come Stati Uniti, Germania, Svizzera e Francia rappresentano le principali destinazioni che insieme accolgono quasi il 40% dell'export dell'area".Nel primo trimestre di quest'anno è proseguito il trend positivo, "grazie a una crescita del 5,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - ha sottolineato Guerrieri - ancora una volta un'ottima performance, soprattutto nel confronto con quella nazionale, e che può contare oltre ai settori già menzionati, anche sulla ripresa della domanda di prodotti energetici, che rappresentano il primo settore di export del Sud d'Italia. In questa direzione - ha spiegato Guerrieri - il Mezzogiorno potrà continuare a espandersi e cogliere le opportunità di crescita all'estero, non solo nei mercati già presidiati, ma anche in quei Paesi che abbiamo identificato come 'Gate', la porta per il futuro del nostro export e che nei primi tre mesi del 2024 stanno già registrando una crescita a doppia cifra. Un esempio, anzi più di uno? Messico, Brasile, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, ma non solo", ha concluso.

L.Dubois--BTB