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Il governo di Caracas dichiara ExxonMobil 'nemica del Venezuela'
La vicepresidente Rodríguez attacca la multinazionale Usa
Il governo di Caracas ha accusato la multinazionale statunitense ExxonMobil di fare pressioni presso l'Onu, la Corte Internazionale di Giustizia e il governo degli Stati Uniti contro il Venezuela e a favore della vicina Guyana. Lo riporta l'Efe. La vicepresidente e ministra degli Idrocarburi del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha dichiarato alla televisione di stato Vtv che "ExxonMobil da più di un decennio cospirava contro il Venezuela per minare la sua integrità territoriale, per rubare le risorse del paese, per causare la destabilizzazione politica interna, per offenderci, aggredirci e cagionare un blocco economico criminale oltre che per uccidere le nostre autorità". Rodríguez ha mostrato in tv un documento presumibilmente preparato da ExxonMobil che avrebbe influito sull'amministrazione statunitense di Donald Trump per porre fine alla licenza che permetteva ad un'altra multinazionale statunitense, Chevron, di operare in Venezuela. ExxonMobil, che ha lasciato il Venezuela nel 2007 quando furono confiscate le sue attività in società con la statale Petróleos de Venezuela (Pdvsa) e che oggi reclama 1,3 miliardi di dollari per gli attivi sequestrati, è stata accusata da Rodríguez di rubare il petrolio venezuelano trasferendo le sue operazioni in Guyana. "Il petrolio e il gas del Venezuela che sono lì appartengono ai venezuelani e alle venezuelane", ha detto, ammonendo che "se succede qualcosa ad un'alta autorità, reputo ExxonMobil direttamente responsabile per i suoi piani contro il Venezuela".
M.Ouellet--BTB