Berliner Tageblatt - Consiglio d'Europa, 'migranti maltrattati nei Cpr italiani'

Consiglio d'Europa, 'migranti maltrattati nei Cpr italiani'
Consiglio d'Europa, 'migranti maltrattati nei Cpr italiani'

Consiglio d'Europa, 'migranti maltrattati nei Cpr italiani'

Frontex, meno 60% presenze sulle rotte del Mediterraneo nel 2024

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Nei centri di permanenza per i rimpatri in Italia i migranti sono maltrattati e sedati con psicofarmaci. Lo denuncia il Consiglio d'Europa in un rapporto redatto dopo la visita condotta tra il 2 e il 12 aprile in 4 dei 9 centri operativi in Italia: gli hub di via Corelli a Milano, Gradisca d'Isonzo, Palazzo San Gervasio a Potenza, e Ponte Galeria a Roma. L'organo anti-tortura del Consiglio d'Europa, il Cpt, afferma di "aver riscontrato diversi casi di presunti maltrattamenti fisici e uso eccessivo della forza da parte di agenti di polizia". Inoltre, nel report si rileva "la pratica diffusa della somministrazione di psicofarmaci non prescritti e diluiti in acqua, come documentato nel centro di Potenza". Lo stesso Cpt boccia i centri di permanenza per i rimpatri in Italia, definendoli "non idonei", criticando la loro gestione e le condizioni di vita dei migranti lì trattenuti. Gli elementi negativi riscontrati, come "pessime condizioni materiali, assenza di un regime di attività, approccio sproporzionato alla sicurezza, qualità variabile dell'assistenza sanitaria e mancanza di trasparenza da parte degli appaltatori privati", secondo il Cpt "mettono in discussione" la replica del modello in Albania. Inoltre secondo i dati preliminari di Frontex, nei primi undici mesi di quest'anno il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere dell'Ue è diminuito del 40%, attestandosi a 220.700. Le maggiori diminuzioni sono state registrate ancora una volta sulle rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo centrale, con -80% e -60%. Al contrario, la frontiera terrestre orientale ha registrato il maggiore aumento, pari al 200%. La rotta dell'Africa occidentale poi ha già superato il numero totale di arrivi irregolari di tutto l'anno scorso, al livello più alto dal 2009. I principali Paesi di provenienza sono Siria, Afghanistan e Mali.

J.Fankhauser--BTB