Berliner Tageblatt - L'italiano Mancinelli nella shortlist degli Oscar

L'italiano Mancinelli nella shortlist degli Oscar
L'italiano Mancinelli nella shortlist degli Oscar

L'italiano Mancinelli nella shortlist degli Oscar

Ha scritto la colonna sonora del cortometraggio live Anuja

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(di Lucia Magi) Non c'è solo Vermiglio di Maura Delpero a rappresentare l'Italia nelle shortlist annunciate ieri per la 97esima edizione degli Oscar. Tra i 15 cortometraggi in live action selezionati dall'Academy (dei 180 ammessi alla corsa), ce ne sono due che portano nomi italiani. Il produttore e regista con base a Hollywood Marco Perego ha firmato Dovecote, con Zoe Saldaña e prodotto dal romano Enzo Sisti; mentre il compositore Fabrizio Mancinelli, nato a L'Aquila nel 1979 e residente a Los Angeles dal 2011, ha scritto la colonna sonora di Anuja. "Al termine della proiezione di un documentario che avevo musicato, nell'estate 2023, mi si è avvicinato un ragazzo appena laureato in produzione cinematografica. Mi ha fatto i complimenti e ci siamo scambiati il contatto di Instagram". Così è cominciata l'avventura più prestigiosa per Mancinelli, che a giugno è diventato membro dell'Academy of Motion Pictures come riconoscimento a una carriera ricca di premi e collaborazioni. Quel giovane di origini indiane, con una cascata di ricci e il sorriso buono, si chiamava Krushan Naik, e da lì a poco avrebbe preso le redini del cortometraggio di Adam J. Graves sul lavoro minorile a Nuova Delhi. Anuja è una bambina di 9 anni super dotata per la matematica, ma costretta a cucire vestiti in una baraccopoli della metropoli indiana. Quando il preside di un collegio si accorge del suo talento e le offre una borsa di studio, la piccola deve affrontare il ricatto del capo fabbrica, che minaccia di licenziare anche la sorella nel caso se ne andasse. "Il finale è aperto, scandito dal ticchettio dell'orologio sul quale ho armonizzato un tema musicale", dice il compositore, che spiega: "Ho scelto strumenti poco consueti e familiari al nostro orecchio (come la viola da gamba o il liuto insieme a tecniche sonore come gli archi soli sul ponticello), che potessero suonare differenti, ma non si confondessero con strumenti e sonorità della tradizione indiana". Dopo aver vinto l'HollyShorts Film Festival di Los Angeles e il New York International Short Film Festival (che qualificano per la corsa agli Oscar), Anuja ha incassato il sostegno di due eminenze del cinema indiano come Mindy Kaling e Guneet Monga Kapoor. La forza di questo film di 22 minuti sta nell'interpretazione della protagonista: Sajda Pathan è una ragazzina salvata dalla strada grazie al Salaam Baalak Trust, che aiuta i bambini sfruttati della capitale indiana a studiare e immaginare un futuro diverso. "È un progetto piccolo, ma di quelli che ti fanno stare bene, che ti ricordano perché fai questo lavoro", dice Mancinelli, che ha musicato film per i grandi Studios come Disney, Universal e Paramount e ha diretto l'orchestra per Kris Bowers su Green Book, Il Colore viola o Bob Marley: One Love.

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T.Bondarenko--BTB