Berliner Tageblatt - >>>ANSA/ Boom impianti di denti ma 4 su 10 sono mal messi

>>>ANSA/ Boom impianti di denti ma 4 su 10 sono mal messi
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Spesi 2,3 miliardi,rischio di sorriso cavallino nel 60% dei casi

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E' un vero e proprio boom di impianti di denti. Nel 2024, in Italia, ne sono stati eseguiti 2,2 milioni con un aumento del 20% rispetto al 2019 e una spesa complessiva di 2,3 miliardi di euro. Ma oltre il 40% degli impianti risulta mal posizionato, con un rischio di sorriso gengivale che si manifesta già entro sei mesi dall'intervento nel 60% dei casi. Se non ben programmato e gestito, aumenterebbe infatti di 14 volte il rischio che si ritraggano le gengive, specie in chi le già costituzionalmente sottili, entro poche settimane. La denuncia arriva dal 22esimo Congresso Internazionale, della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), "Aesthetics in Periodontology and Implantology", in corso a Rimini. Secondo gli esperti SIdp, una buona progettazione tridimensionale dell'impianto con Rx o Tac 3D, la corretta valutazione dello spessore dei tessuti e in alcuni casi il ricorso a innesti gengivali o biomateriali, potrebbero evitare il sorriso "cavallino", una condizione di nascita per circa il 10-12% delle persone. "Si definisce tale quando sorridendo si scoprono oltre 3 millimetri di gengiva- spiega Francesco Cairo, presidente SIdP e Professore di Parodontologia dell'Università di Firenze -. Circa il 60% delle persone ha infatti gengive costituzionalmente sottili, un tratto anatomico che le rende più a rischio di recessione se si è sottoposti a un impianto dentale non ben progettato. In queste persone un impianto posizionato male aumenta di 14 volte la probabilità di avere poi un sorriso con radici dentali molto scoperte - prosegue Cairo -. Un impianto troppo inclinato comporta la recessione delle gengive stesse: per ogni errore di posizionamento di 10 gradi, per esempio, aumenta il rischio che la gengiva si ritragga di 0.25 millimetri". Soprattutto nei casi in cui l'impianto deve essere inserito in un'area visibile, per gli esperti SIdp è importante una valutazione dello spessore dei tessuti molli e dei tessuti duri attraverso Tac e scansioni digitali, "così da valutarne accuratamente tutti i dettagli per evitare che uno spessore troppo sottile possa avere ripercussioni negative sull'esito dell'intervento". Nei casi più difficili, nonostante tutte le precauzioni e cautele, "si può optare per l'utilizzo di specifici biomateriali e per innesti gengivali - prosegue Cairo- in cui il tessuto mancante viene ricostruito prelevando piccoli lembi di tessuto molle dal palato e innestandoli nelle aree che necessitano di trattamento, dando luogo alla graduale formazione di un nuovo strato di gengiva", conclude.

I.Meyer--BTB