Berliner Tageblatt - Come difendersi dal morso del ragno violino

Come difendersi dal morso del ragno violino
Come difendersi dal morso del ragno violino

Come difendersi dal morso del ragno violino

La tossicologa, 'nel 70% dei casi non causa danni gravi'

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Il ragno violino è una specie da sempre presente in Italia, dove è letteralmente di casa, visto che è possibile trovarlo ovunque ci siano anfratti polverosi nei quali ama nascondersi. Descritto come una specie non aggressiva, "se non è disturbato tende ad allontanarsi. Può restare nascosto e reagisce mordendo solo se ci si avvicina troppo e si sente minacciato. Il suo morso è generalmente molto rapido e nel 70% non causa danni gravi", dice all'ANSA la tossicologa Donata Favretto, dell'Università di Padova. La prima regola per prevenire il morso è utilizzare guanti e proteggere braccia e gambe se si deve lavorare in ambienti polverosi, dove il ragno potrebbe facilmente nascondersi. Il nome scientifico del ragno violino è Loxosceles rufescens. E' piccolo: il suo corpo ha dimensioni inferiori al centimetro e nella parte anteriore ha una macchia che ricorda la forma di un violino; con le zampe raggiunge le dimensioni di 4-5 centimetri. Non è comunque facilmente riconoscibile e nonha un colore appariscente, inoltere ha abitudini notturne. "Quando il ragno violino morde - prosegue l'esperta - generalmente inietta poco veleno e si forma un ponfo che regredisce spontaneamente". La sensazione è poco più forte rispetto alla puntura di una zanzara. "La letteratura scientifica riporta che in un caso su tre il ragno violino riesce a iniettare una tossina". Quando questo accade, a distanza di 24-48 ore possono comparire delle lesioni che, se trascurate, formano un'ulcera, distruggendo i tessuti circostanti. "Possono essere necessari mesi prima di guarire e in alcuni casi bisogna asportare chirurgicamente il tessuto", osserva Favretto. Inoltre, "se l'ulcera non è curata per tempo, la morte cellulare si estende e la gangrena porta a infezioni secondarie e ad altre patologie". Quando compare la lesione, prosegue la tossicologa, la regola è lavarla, quindi proteggersi con un antinfiammatorio e osservare come si evolve: inizialmente rossa, con il tempo la lesione tende a diventare sempre più scura. Quando si osservano questi cambiamenti è consigliabile rivolgersi a un centro antiveleni.

P.Anderson--BTB