Berliner Tageblatt - Nuove prove di vita sintetica, imitato il ciclo dell'energia

Nuove prove di vita sintetica, imitato il ciclo dell'energia
Nuove prove di vita sintetica, imitato il ciclo dell'energia

Nuove prove di vita sintetica, imitato il ciclo dell'energia

Caratteristica chiave, è un passo avanti per cellule artificiali

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A quasi 15 anni dalla prima cellula con un corredo genetico essenziale, il batterio progettato su misura nel 2010, la ricerca sulla vita sintetica fa un altro passo avanti: un gruppo di ricercatori guidato dall'Università di Groningen, nei Paesi Bassi, è riuscito a ricostruire in maniera molto semplificata una delle caratteristiche chiave di tutte le cellule viventi, vale a dire il ciclo della produzione e utilizzo dell'energia. Il risultato, pubblicato in due articoli sulle riviste Nature Nanotechnology e Nature Communications, porta un po' più vicini alla possibilità di capire cos'è la vita, anche se è ancora lontano l'obiettivo di una cellula sintetica completa capace di crescere e moltiplicarsi in maniera del tutto autonoma. I ricercatori coordinati da Bert Poolman si sono concentrati in particolare sulla conversione dell'energia, cercando di replicare i mitocondri, cioè le centrali energetiche delle cellule: sono così riusciti a imitare le funzioni base di questo organello realizzando un modello estremamente semplificato, che consiste di soli 5 componenti invece delle centinaia presenti normalmente. "L'evoluzione è una strada a senso unico, costruisce con 'mattoncini' già esistenti, e questo spesso porta a strutture molto complesse", dice il ricercatore: "Una replica artificiale, invece, può essere progettata da zero con un risultato ben specifico in mente". La struttura riesce a produrre Atp, la molecola energetica per eccellenza delle cellule, partendo esclusivamente dall'arginina, un amminoacido, laddove le cellule biologiche possono sfruttare anche altri amminoacidi, oltre a grassi e zuccheri. Dopo il consumo, la molecola viene poi nuovamente riciclata per produrre altro Atp, chiudendo il ciclo. "Adesso, il prossimo passo sul quale vogliamo concentrarci - afferma Poolman - è inserire i nostri sistemi di produzione di energia in una cellula artificiale in grado di dividersi, messa a punto da nostri colleghi".

I.Meyer--BTB