Berliner Tageblatt - Neuroprotesi e robotica risvegliano i muscoli dalla paralisi

Neuroprotesi e robotica risvegliano i muscoli dalla paralisi
Neuroprotesi e robotica risvegliano i muscoli dalla paralisi

Neuroprotesi e robotica risvegliano i muscoli dalla paralisi

La sperimentazione su cinque pazienti

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Le persone con lesioni al midollo spinale possono migliorare le loro capacità motorie integrando gli esercizi di riabilitazione robotica con una neuroprotesi che genera una stimolazione elettrica sincronizzata attivando i muscoli in modo più efficace. Lo dimostra la sperimentazione condotta su cinque pazienti dal consorzio di ricerca NeuroRestore guidato dalla Scuola politecnica federale di Losanna (Epfl). I risultati sono pubblicati sulla rivista Science Robotics. I ricercatori hanno sviluppato un sistema che integra la robotica riabilitativa con una neuroprotesi impiantata nel midollo spinale, dalla quale partono impulsi elettrici ben sincronizzati per stimolare i muscoli in armonia con i movimenti robotici. Questa stimolazione epidurale biomimetica, che imita cioè i segnali nervosi naturali, riesce ad attivare in modo più efficiente i neuroni che controllano il movimento, generando un'attività muscolare più naturale e coordinata. Come risultato si ottiene un'attivazione muscolare immediata e sostenuta, con un miglior recupero anche nel lungo termine. I pazienti hanno infatti riacquistato la capacità di attivare i muscoli durante la terapia assistita da robot, e alcuni hanno perfino migliorato i loro movimenti volontari anche dopo aver spento la stimolazione. La neuroprotesi è stata integrata con vari dispositivi di riabilitazione robotica, come tapis roulant, esoscheletri e cyclette, assicurando che la stimolazione fosse sincronizzata precisamente con ogni fase del movimento. Il sistema utilizza sensori wireless per rilevare il movimento degli arti e regolare automaticamente la stimolazione in tempo reale, per rendere i movimenti più fluidi. Lo studio ha anche dimostrato il potenziale di questo nuovo approccio nel mondo reale, al di là dell'ambiente clinico: i partecipanti hanno infatti utilizzato il sistema per camminare con un deambulatore e per andare in bicicletta all'aperto.

F.Pavlenko--BTB