Berliner Tageblatt - Dalla Biennale di Venezia 18 capolavori restaurati

Dalla Biennale di Venezia 18 capolavori restaurati
Dalla Biennale di Venezia 18 capolavori restaurati

Dalla Biennale di Venezia 18 capolavori restaurati

Tra i registi Antonioni, Clément, De Sica, Truffaut, Wertmüller

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È stata definita la selezione di Venezia Classici dell'81/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che presenta in anteprima mondiale 18 restauri realizzati nel corso dell'ultimo anno di capolavori provenienti da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. "Il programma include la commemorazione di alcuni importanti anniversari - dichiara il direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera -. Prima di tutto, il centenario della nascita di Marcello Mastroianni che rivedremo ne La notte, tra i film più belli di Michelangelo Antonioni. Sono passati invece 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica, che con L'oro di Napoli realizzò nel 1954 uno straordinario omaggio alla città partenopea. Sono 100 gli anni trascorsi dalla fondazione della Columbia Pictures: The Big Heath di Fritz Lang e His Girl Friday di Howard Hawks restaurati da Sony Pictures Entertainment. 35 anni fa, invece, Peter Brook si affermò con la sua versione dell'omonimo poema epico indiano The Mahabharata. La pattuglia dei film italiani restaurati è completata da Ecce Bombo di Nanni Moretti e Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto di Lina Wertmuller. Oltre ai due citati, altri tre film vanno a completare il drappello dei restauri statunitensi: Bend of the River western di Anthony Mann, il lussureggiante Technicolor di Blood and Sand di Rouben Mamoulian, e il Model di Fred Wiseman". Dalla Francia arrivano Jeux interdits di René Clément (Leone d'oro alla Mostra del Cinema 1952), e La peau douce di François Truffaut. Dal Giappone, invece, The Man Who Left His Will on Film, uno dei capolavori di Nagisa Oshima, e All Mixed Up del regista Yasuzô Masumura. E' possibile invece che il nome di Girish Kasaravalli non risulti troppo noto in Italia, anche se è stato tra i fondatori del movimento Parallel Cinema, ispirato dai principi del Neorealismo italiano. Ghatashraddha è il suo film d'esordio, che gli valse una fama immediata e tre dei premi maggiori del cinema indiano del 1977. Dal Brasile arriva The Time and Turn of Augusto Matraga di Roberto Santos. Dalla Danimarca il film d'esordio di Nicolas Winding Refn, Pusher, primo capitolo di una trilogia influente e di notevole successo commerciale. Una rarità è il restauro della versione integrale di Flocons d'or di Werner Schroeter". Sarà il regista e sceneggiatore Renato De Maria a presiedere la Giuria di studenti di cinema che assegnerà il Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato.

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S.Keller--BTB