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'Armand' peccato e senso di colpa in una scuola norvegese
Corre agli Oscar esordio regia nipote di Bergman e Ulmann
In 'Armand' di Halfdan Ullmann T›ndel, in sala dal 1 gennaio con Movies Inspired, siamo in piena cultura luterana divisa tra "peccato, confessione, punizione, perdono e grazia". In questo caso però i 'peccatori' sono i bambini, che in questo film quasi non si vedono, sono solo evocati dagli adulti, dai loro genitori che sono i veri colpevoli. Ecco lo scenario di questo dramma scolastico a firma di Halfdan Ullmann T›ndel, ovvero il nipote 'più nipote d'arte' che ci possa essere avendo due nonni ingombranti come Ingmar Bergman e Liv Ullman. Il film, in corsa per la Norvegia agli Oscar e già vincitore a Cannes della Camera d'or per la miglior opera prima, racconta di un incidente accaduto a scuola tra due bambini, uno scambio volgare di espressioni legate al corpo. In questa scuola elementare norvegese i due alunni di sei anni (Jon e Armand) si trovano al centro di un singolare scambio: Armand, nei bagni, avrebbe molestato sessualmente il compagno utilizzando anche una terminologia da adulto e mostrando a un certo punto il suo sesso. Il personale didattico convoca immediatamente la madre del possibile molestatore (una straordinaria Renate Rensve nei panni di una famosa attrice) e i genitori della presunta vittima per cercare di risolvere la situazione, anche attraverso protocolli di intervento studiati sul piano pedagogico, tanto rigidi quanto inefficaci, ma com'è prevedibile, non sarà per nulla semplice. "Quando avevo vent'anni lavoravo in una scuola elementare e per esperienza so quanto disagio ci sia quando si devono affrontare questo tipo di discussioni - dice il regista -. Ho pensato ad esempio al momento in cui l'insegnante racconta ai genitori l'accaduto. Si pensa subito: dove mai l'hanno imparato?".
S.Keller--BTB