Berliner Tageblatt - Denominazione Comunale a 4 artigiani liutai di Bologna

Denominazione Comunale a 4 artigiani liutai di Bologna
Denominazione Comunale a 4 artigiani liutai di Bologna

Denominazione Comunale a 4 artigiani liutai di Bologna

Il 18 gennaio a Palazzo Pepoli l'incontro-concerto

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La tradizione liutaria di Bologna prosegue ininterrottamente da oltre cinque secoli, un sapere che si è tramandato e che oggi viene celebrato con il riconoscimento di Denominazione Comunale ad alcune attività artigianali legate a questa arte di costruzione degli strumenti ad arco nella tradizione bolognese che discendono dalla prestigiosa scuola della seconda metà dell'800 grazie al liutaio Raffaele Fiorini. Nello specifico, con delibera del Comune di Bologna del 26 novembre 2024, hanno ottenuto l'iscrizione al registro De.Co i liutai Ezia Di Labio, Roberto Regazzi, Bruno Stefanini e Alessandro Urso (tutti allievi di Otello Bignami), il Museo civico di Medicina con il Laboratorio del maestro liutaio Ansaldo Poggi e la Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese, una realtà presente da molti anni che continua a insegnare a decine e decine di apprendisti volenterosi di apprendere e cimentarsi nella costruzione di violini, viole e violoncelli. La richiesta di riconoscimento De.Co. era stata avanzata dalla Città metropolitana che ha affidato alla professoressa Mariarosa Pollastri la redazione del disciplinare che ha curato col contributo dei quattro liutai bolognesi. "La liuteria rappresenta un fiore all'occhiello per l'artigianato e per Cna - ha spiegato Andrea Bargiacchi di Cna Bologna -. Attualmente Cna Bologna, da sempre impegnata nella tutela e nella valorizzazione delle imprese di liuteria, associa nella città metropolitana una quindicina di costruttori di strumenti musicali". Per celebrare l'avvenimento, la Città metropolitana e Cna Bologna hanno organizzato l'incontro concerto in programma il 18 gennaio alle 17 a Palazzo Pepoli per scoprire la storia della tradizione liutaria bolognese e ascoltare le note di un violino costruito da Otello Bignami e suonato da Roberto Noferini accompagnato al cembalo da Chiara Cattani.

J.Fankhauser--BTB