Berliner Tageblatt - Gubitosi, 'Giffoni condivide l'allarme su chiusura dei cinema'

Gubitosi, 'Giffoni condivide l'allarme su chiusura dei cinema'
Gubitosi, 'Giffoni condivide l'allarme su chiusura dei cinema'

Gubitosi, 'Giffoni condivide l'allarme su chiusura dei cinema'

v. 'Renzo Piano, appello per le sale...' delle 12.53

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"Condivido la sollecitazione lanciata questa mattina dal senatore a vita Renzo Piano attraverso le pagine di "Repubblica": un grido d'aiuto che sento di dover sottoscrivere, sostenere e condividere. Questo è un allarme sociale che non va assolutamente sottovalutato". Così l'ideatore e fondatore di Giffoni Claudio Gubitosi. "Va dato atto al Ministero della Cultura di essere intervenuto con determinazione in questi ultimi anni per sostenere l'adeguamento tecnologico delle nostre sale, la loro confortevolezza, il miglioramento complessivo dell'esperienza cinematografica. I risultati di questa politica sono stati evidenti. Esiste, però, un problema legato alla sostenibilità e quindi al declino commerciale dell'esercizio cinematografico, in particolare nelle grandi città, come scrive con competenza il senatore Piano. E' una questione su cui intervenire con prontezza per contrastarlo", scrive ancora Gubitosi. "Giffoni ha fatto dell'esercizio cinematografico uno dei suoi cavalli di battaglia. Siamo fieramente esercenti e crediamo moltissimo nel valore della sala come luogo di visione collettiva. Da anni abbiamo lanciato un appello affinché gli operatori culturali che animano i tanti festival cinematografici in Italia si impegnino a sostegno delle sale. In questo senso mi piace segnalare l'esperienza degli amici di "Alice nella città" che, insieme ad altri imprenditori, hanno rilevato il cinema Fiamma di Roma, oppure l'impresa straordinaria della Fondazione "Piccolo America". Tra le tante, aggiungo la storia di esercenti cinematografici come quella di Cittanova in Calabria con "Cinema Gentile", come Montescaglioso in Basilicata con "Cine Teatro Andrisani", che con grandi sacrifici portano avanti la loro missione. E' la conferma di come sia possibile sostenere le nostre sale, strapparle al declino, darvi nuova vita e nuova linfa". "Bisogna però considerare le difficoltà di gestione dei cinema, in particolare quelli che si trovano in piccoli centri che vivono probabilmente condizioni di maggiore criticità. A questo si aggiunge anche il costo dei biglietti che pure ha subito una notevolissima crescita. Esiste, inoltre, un fenomeno di riconversione di queste strutture da parte dei grandi gruppi e delle storiche famiglie di esercenti che spesso scelgono di trasformare le sale e darvi nuove destinazioni per un immediato successo in termini economici. Ecco perché - sottolinea il patron di Giffoni - credo sia opportuno rivedere la politica di interventi e di incentivi legati al cinema per il ruolo che questi svolgono soprattutto in una congiuntura economica, come quella attuale, molto complessa e che incide su tantissime voci di costo, dall'energia al personale".

N.Fournier--BTB