Berliner Tageblatt - No Other Land, il documentario torna in sala dopo l'Oscar

No Other Land, il documentario torna in sala dopo l'Oscar
No Other Land, il documentario torna in sala dopo l'Oscar

No Other Land, il documentario torna in sala dopo l'Oscar

Dal 6 marzo con contenuti speciali inediti

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No Other Land, il film di un collettivo israelo-palestinese sulla distruzione di un villaggio in Cisgiordania che ha vinto l'Oscar per il miglior documentario torna nelle sale italiane il 6 marzo distribuito da Wanted Cinema, in versione originale sottotitolata in italiano in una nuova edizione con contenuti speciali inediti. Il film ha già conquistato il Premio per il Miglior Documentario e il Premio del Pubblico alla Berlinale 2024 e il Premio come Miglior Documentario agli European Film Awards 2024. No Other Land, scritto, diretto, prodotto e montato da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal, sarà prossimamente disponibile in esclusiva su Mubi. Un'opera intensa e profondamente umana, racconta la lotta di Basel Adra, giovane attivista palestinese di Masafer Yatta, insediamento rurale della Cisgiordania, contro l'espulsione forzata della sua comunità da parte dell'esercito israeliano. Sin dall'infanzia, Basel assiste alla progressiva distruzione del suo villaggio e inizia a documentarla con la sua videocamera: ogni volta che i carri armati e le ruspe avanzano, ogni volta che le case vengono rase al suolo, lui è lì, testimone di quello che è considerato il più grande sfollamento forzato mai avvenuto nella Cisgiordania occupata. Nel suo percorso incontra Yuval Abraham, giovane giornalista israeliano che sceglie di unirsi alla sua battaglia. Per oltre cinque anni, i due collaborano per documentare le violenze e le ingiustizie, settimana dopo settimana, mese dopo mese. Il loro legame, però, è segnato da una profonda disuguaglianza: Basel vive sotto un'occupazione militare brutale, mentre Yuval, da israeliano, gode di libertà e diritti che all'amico sono negati. Ciò che nasce come una collaborazione diventa un'amicizia solida, alimentata dall'urgenza di raccontare e denunciare. Il documentario, frutto del lavoro di un collettivo palestinese-israeliano, è stato realizzato con mezzi minimi e senza una produzione alle spalle, nei momenti più difficili per Basel e la sua comunità. Un'opera nata come resistenza creativa all'apartheid e atto di lotta per la giustizia e l'uguaglianza, che ha portato inaspettatamente i suoi autori a diventare tra i cineasti più premiati e acclamati del 2024.

J.Bergmann--BTB